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LinkedIn: Profili Professionali Bloccati, Troie Sempre Attive

L’Ipocrisia di un Network Professionale

Mi hanno bloccato il profilo LinkedIn, nonostante fosse Autentico e Professionale, mentre sulla piattaforma prosperano profili di dubbia autenticità, inclusi quelli di Escort e bot. Questo paradosso mi ha spinto a scrivere un articolo su LinkedIn, esplorando le sue vulnerabilità e le numerose fughe di dati che hanno compromesso la sicurezza degli utenti.

Un’Introduzione alle Violazioni di LinkedIn

LinkedIn, il social network professionale per eccellenza, non è stato immune agli attacchi hacker. Ecco una panoramica delle principali violazioni di sicurezza che hanno colpito la piattaforma.

2012: Il Primo Grande Attacco

Nel giugno 2012, LinkedIn ha subito una delle più grandi violazioni di dati della storia. Gli hacker sono riusciti a rubare 167 milioni di account utente, inclusi nomi utente, indirizzi email e password cifrate. La gravità dell’incidente è stata compresa solo nel 2016, quando i dati rubati sono stati messi in vendita sul Dark Web. LinkedIn ha reagito forzando il reset delle password per tutti gli utenti coinvolti e migliorando le sue misure di sicurezza, introducendo l’autenticazione a due fattori e aumentando l’uso della crittografia​ (IdentityTheft.org)​​ (Wikipedia)​.

2016: Un Altro Grave Incidente

Nel maggio 2016, LinkedIn è stata nuovamente colpita, questa volta con la sottrazione di 117 milioni di combinazioni email-password. Anche questi dati sono stati venduti sul Dark Web, esponendo gli utenti a rischi di furto d’identità e phishing. L’azienda ha immediatamente richiesto il reset delle password per gli account compromessi e ha ulteriormente rafforzato le misure di sicurezza​ (IdentityTheft.org)​​ (Wikipedia)​.

2018: L’Attacco da 700 Milioni di Account

Nel settembre 2018, un altro massiccio attacco ha colpito LinkedIn, con la compromissione di 700 milioni di account utente. I dati rubati includevano ID LinkedIn, nomi completi, indirizzi email, numeri di telefono, generi e titoli professionali. Anche se nessuna informazione finanziaria è stata compromessa, l’incidente ha evidenziato ulteriormente le vulnerabilità di sicurezza della piattaforma​ (IdentityTheft.org)​.

2021: La Fuga di Dati

Nel giugno 2021, LinkedIn ha riportato che un archivio contenente dati di circa 700 milioni di utenti era stato messo in vendita su un forum di hacker. Questa volta, i dati erano stati raccolti mediante scraping di informazioni pubblicamente disponibili sul sito, piuttosto che ottenuti attraverso una violazione diretta dei sistemi di LinkedIn. Tuttavia, l’entità del danno ha sollevato serie preoccupazioni sulla privacy degli utenti​ (IdentityTheft.org)​​ (LaptopMag)​.

Conclusione

Gli attacchi hacker e le fughe di dati hanno messo a dura prova la fiducia degli utenti nella sicurezza di LinkedIn. Sebbene l’azienda abbia adottato misure significative per migliorare la protezione dei dati, questi incidenti sottolineano l’importanza di una vigilanza continua e dell’adozione di pratiche di sicurezza robuste da parte degli utenti.

E mentre i miei sforzi autentici per mantenere un profilo professionale sono stati vanificati da una sospensione inspiegabile, i veri problemi di sicurezza sembrano essere trascurati. È tempo che LinkedIn affronti seriamente le sue lacune di sicurezza per proteggere veramente i suoi utenti.